Transito di Venere 2012

6 Giugno 2012

Sono passati otto anni dall'ultimo transito di Venere, il prossimo sarà tra 105 anni, nel 2117, un po' difficile per noi poterlo rivedere. A differenza dello scorso transito, quest'anno le nostre regioni non sono state favorite. Infatti da noi il Sole sorge alle 5.38 ora locale, con Venere nell'ultima fase del transito. Dovevamo quindi cercare un posto con il Nord-Est il più sgombro possibile e sperare nel cielo limpido e senza nuvole all'orizzonte. Un posto poteva essere Rucas, vicino a Montoso, dove eravamo andati nel 2003 ad osservare il transito di Mercurio. Abbiamo poi optato per Pino Torinese, più vicino e comodo, su suggerimento di Giacomo, nel piazzale della Parrocchia di SS Annunziata.

Ci svegliamo alle 3.50, uno rapido sguardo alla finestra per vedere se il cielo è sereno e poi via, verso Pino Torinese. Quando arriviamo, Giacomo è già sul posto. La nostra dotazione è composta dal MTO 500 con il filtro solare, il Coronado, e un binocolo 7x50 con i filtri per gli obiettivi, più la macchina fotografica. Quando finiamo di montare è ancora buio. Il cielo è molto terso e c'è una striscia di nuvole basse in direzione del luogo dove sorgerà il Sole. Piano piano arrivano altri soci del Gruppo e si uniscono a noi. Quando arriva il momento siamo quasi una ventina con gli occhi puntati al Sole che sorge tra le nuvole.

Appena il Sole esce dalle nuvole, possiamo facilmente vedere la silhouette del pianeta sul Sole. Attraverso il Coronado vediamo le facole, i filamenti, le protuberanze, poche e piccole, e la sagoma nera di Venere. Purtroppo notiamo subito che non ci sono protuberanze nel punto in cui uscirà dal disco solare. Sarebbe stato belllo vedere il disco di Venere proiettato su una protuberanza. Ci sono dei gruppetti di macchie, ma sono distanti dal pianeta. Anche ad occhio nudo, attraverso i filtri, possiamo vedere molto bene Venere. Diventa più difficile quando si avvicina al bordo solare.

Seguiamo per circa un'ora e un quarto il transito fino al III e IV contatto, un po' rovinati da una leggera velatura. Con il Coronado il IV contatto è stato ritardato di quasi un minuto rispetto al visibile. Ho anche notato che l'effetto goccia è stato molto pronunciato attraverso l'MTO, mentre è stato assente guardando attraverso il Coronado.

Possiamo dire che anche questa occasione è stata un successo: il tempo, nonostante tutto ha collaborato. Infatti, nel giro di un paio di ore, il cielo si è completamente coperto ed è rimasto così per tutto il giorno.

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