5-6 Dicembre 2015
L'idea ci viene all'improvviso, verso metà Novembre. Perchè per il ponte dell'8 Dicembre non andiamo in Lapponia a vedere le aurore boreali? Un rapido consulto con la nostra agenzia di viaggi e troviamo gli ultimi due posti per un cottage in un piccolo villaggio vacanze a circa 75 Km da Rovaniemi (Finlandia), proprio sul Circolo Polare Artico e in riva ad un bellissimo lago ghiacciato. Sono quattro giorni e tre notti (dal Venerdì al Lunedì)... speriamo nel bel tempo.
La prima sera il cielo è coperto, siamo stanchi e andiamo a dormire abbastanza presto.
Sabato è una bella giornata e ci aspetta un giro sulla slitta trainata da una renna e un'ora sulla slitta trainata dagli husky (ma quanto tirano forte questi cani?). Il pomeriggio si rannuvola e alla sera si mette a nevicare. Facciamo una passeggiata dopo cena in mezzo al bosco, con una torcia, poi completamente al buio, sotto la neve: bellissimo, solo noi e il silenzio assoluto. Mentre torniamo sembra che il cielo migliori. Mettiamo la sveglia per l'una e mezza e ci accingiamo ad andare a dormire. Prima di spegnere, più per abitudine che per convinzione, sbirciamo dalla finestra, e cosa vediamo? L'aurora sopra la nostra testa! Non mi sono mai messo addosso tanti vestiti in così poco tempo! In nemmeno cinque minuti eravamo in mezzo alla neve a goderci lo spettacolo. Siamo scesi in riva al lago, e lì siamo rimasti due ore con la testa all'insù.
Brividi, ma non di freddo.
Non è possibile spiegare a parole le danze dell'aurora. Veloci, lente, deboli o talmente luminose da rischiarare il lago ghiacciato davanti a noi e poterne percepire il colore. In un paio di occasioni è spuntata dagli alberi, a Ovest, proprio sotto Vega, una cortina che si formava velocissima, prima di un colore rosa-rosso, poi verde, e si è estesa fino all'orizzonte Nord. E poi i balli di quella che sembrava una gigantesca tenda appesa in cielo, mossa dal vento. Poi la calma, solo qualche debole cortina, e all'improvviso ecco che ricomincia.
Verso l'una cambia tutto. Basta cortine luminose, ma si forma come una velatura proprio sopra di noi. E questa velatura scompare e riappare, si muove, cambia forma velocissima. Altri brividi.
Domenica è un'altra bella giornata e scopriamo che siamo stati gli unici a vedere le aurore. Al mattino facciamo una bella escursione di un'ora con le motoslitte, mentre dopo pranzo facciamo una camminata di un'ora e mezza sulla collina che domina il villaggio e il lago sottostante. Torniamo che è quasi buio (a parte che è sempre quasi buio, il sole sorge per circa un'ora, ma è talmente basso che illumina solo le punte degli alberi). Vado in riva al lago verso le 17.30 e vedo le prime aurore che già si stanno fomando. Appena finita la cena, ci avvertono che l'aurora è in piena attività. Questa volta tutti corriamo al lago.
Lo spettacolo è ancora più grandioso della sera precedente. Luminosissime cortine di luce danzano davanti a noi formando rapide volute che si dissolvono con la stessa rapidità. Colori: giallo, rosa, rosso e verde, percepiti per un attimo. Poi tutto si calma. Ci riposiamo un'oretta e per le 22.30 torniamo sul lago. Lo spettacolo si ripete, grandioso, maestoso, silenzioso. Si formano riccioli verdi che si muovono velocissimi in cielo, anche 1-1.5 gradi al secondo. Cortine che si arrotolano su se stesse e poi cambiano direzione e tornano indietro. E i colori, non pensavo si potessero intuire così bene, ma in certi momenti erano molto evidenti.
Dopo altre due ore di osservazione la situazione si calma e andiamo a dormire. E' indubbio che questa esperienza rimmarrà impressa nei nostri occhi per molto tempo.
E un pensierino comincia a farsi sentire: prima o poi dovremmo tornare a rivederle...
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